Teresa Addis
Femminicidio
La miseria dell’uomo
dilaga
Nell’universo femmineo
Si aprono porte
maledette
Dove mondi celati si
rivelano…
Nel fango è cresciuto
l’albero del male…
L’uomo animale con
occhi di ghiaccio
Dona prigione…
E l’amore non conosce
ragione
Quest’amore non
compreso
Preso a calci… offeso…
nella sua dignità profonda.
L’uomo bestia
carnefice, feconda ogni gesto.
Divorando la sacralità
del cielo
Dove ogni donna
conserva
Il vincolo della vita…
oh! Donna
Dal grembo di luce
Madre e sorella
Donna che incendia
quel corpo che brucia.
E l’uomo carnefice,
affonda le dita
Facendo pasto di corpi
martoriati
Dal dolore …
Quell’istinto
primordiale
Che fa di lui un
animale
E le urla strazianti,
si aggrappano al cielo.
In questa follia,
l’uomo urla…
Sei mia!
Come un oggetto, senza
più nome
La donna muore, per
mano
Dell’aberrante
padrone.
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