Maria
Teresa Tedde
Canto
Ho
visitato
labirinti
di follia
mattonelle
incrostate
urla disperate e ingabbiate
in reticolati
vuoti di amore
tirati
col sudore inginocchiato
di
chi forse mai è stato amato.
Sguardi
di infermieri cinici
a
difesa di oceani di pazzia
di
occhi pungenti e ardenti
medici
impassibili
a
fremiti di fil di rame
scosse
e impazzite rane.
Questo
ho visto degli altri
poveri
ed inermi folli.
Di te
ho toccato
la
tua bocca sacra
di
perle donate al mondo
ed io
ti sono grata
per
valigie piene di vita
nel
cuore vagabondo
lucidato
di emozioni
illusioni e canzoni di chi sa
in
righe odorose di pianto
vivere
l’incanto di silenzi
lievi
di danze di amore.
Ed è
per te, Alda,
questo
misero canto accorato
di
grazie per tutto ciò
che tu ci hai donato.
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