Rossella Rita Papa
Aspettava Dio sulla porta del cielo
Una donna stremata
sedeva sul bordo pericolante
d’un tetto rosso, ad Aprile.
Tra le dita stringeva,
come fede nuziale,
una sigaretta che le scuriva il viso
a nasconderne la malinconia.
Aspettava Dio sulla porta del cielo,
che la rapisse dal manicomio della vita:
"quasi un passo all'inferno
ove grida, ferite e letti bianchi
le imprigionavano il cuore
in una silenziosa condanna".
Follia fu, per quegli uomini sordi
al grido della donna
che nel cuore aspro di verità trovò il suo
dolore.
Follia fu, la sua prigione
ove scavò le mani in un pugno d'
incomprensione.
Leggetene i versi di donna affranta
salvate gli uomini persi nei labirinti della
nostalgia:
malattia non fu, per piangere o gridare,
il vero dramma fu nel non aver compreso
la cura che si diede:
"lei scriveva i suoi dolori, per
liberarsene".
"lei scriveva i suoi dolori, per liberarsene".... verissimo, un modo di oggettivarli per poterli dominare e vincere la lotta interiore che la perseguitava... brava l'Autrice a cogliere questo aspetto di Alda Merini...
RispondiEliminacomplimenti per la bella poesia a Rossella che è anche l'Autrice più giovane in questa Antologia
Veramente brava questa poetessa ha i numeri è farà furore con la sua poesia. Carlo Romano
RispondiEliminaGrazie di cuore, veramente troppo gentile.
EliminaRossella Papa
grazie di cuore, veramente troppo gentile.
EliminaRossella Papa
bellissima ,ho fortemente creduto in questa ragazza e sono contentissima di avertela fatta conoscere ....farà strada ne sono certa
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