di Maria Teresa Tedde
Il tuo assassino
Lo guardavi negli occhi rosso
sangue
il tuo assassino vestito di tempesta.
Cercavi di capire i suoi fantasmi
fra pupille sbarrate in buio della notte.
Innocente anima di perla
che non sa vedere le ombre.
Il tuo corpo violato
ha lanciato saette di dolore
nel vuoto di un cuore nato spento.
Brividi di orrore fuggiasco
han circondato il bosco
voci di Ave Maria
sospese su nel sole.
Sbocciata appena in terra di viole
minuetti leggeri danzavi nella vita.
Hai stretto quella mano
fredda e immersa di follia.
Odorava di bianco pungente
il gelsomino stanco.
Il tuo corpo macchiato di rosso.
In occhi di bestia cieca di marmo
furore schiumoso addosso cucito.
Nel vento che soffia primavere di te
onde di acerbo amore stampate su prati.
Cuore sepolto in voragini stagnanti
voci acute, singhiozzi di terrore.
Sperma asciugato al vento
morto di vita infranta
ai piedi di una pianta.
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