di
Gastone Cappelloni
Dal passaporto delle tue umiltà
la testimonianza ha ritagliato
l’essenza dell’impronta,
facendosene invisibile emulsione
per l’approdo
al timbro della bontà.
E, dalla fede, che alimenta
il tempo che mai si prostituirà;
la costruzione
reggerà il monsone del male;
moltiplicandoti, per irriderlo
in un’epoca senza corone;
ove l’inganno ignora e violenta,
con unghie
di pernicioso cuoio
il nome del buonsenso.
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