di Patrizia Bianchin
Bambino dagli occhi d’ebano
Occhi
immensi
come la terra in
cui sei nato,
occhi che
riflettono
la luce argentea della luna,
la luce argentea della luna,
occhi che hanno
vissuto, sofferto, visto
ciò che io posso
solo immaginare.
Non hai parole per
esprimere
ciò che vorresti
dire,
non hai abbastanza
lacrime da versare,
non hai sogni che
ti accompagnino
nelle lunghe
notti,
ma nel tuo
profondo sguardo
posso leggere
l'indomita forza
della vita
l'arduo coraggio
di crescere
l'infinita voglia
di sperare
che il tuo domani
sia diverso,
che cessino le
urla di dolore
della tua
martoriata terra,
che il sorriso di
tua madre
torni a splendere
solo una volta,
che ti venga
restituito il diritto
di essere
bambino... di correre... di giocare…
Occhi immensi e
vellutati
due grandi laghi
nella notte
dolci e innocenti
lucenti come
stelle.
Occhi di speranza
perché mai nessuna
guerra
nessun dolore,
nessuna crudeltà umana
potrà mai
affievolire
la luminosa
bellezza della tua anima,
bambino dagli
occhi d'ebano.
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