di
Eloise Capizzi
Non
c'è posto,
non
c'è posto dove possano arenare
quei
ricordi
e
trovare riposo
se
non nel giaciglio
della
mia memoria,
imbiancata,
da
nuvole grigie,
assordata,
da
fuliggine di terra,
bagnata
di sangue innocente.
Adolescenza
mia,
strappata
come l'erba
appena
nata e poi falciata
senza
motivo, apparente,
nessuno
lo ha visto
solo
la mente, che non mente.
Tra
luci e penombre
avanza
la mia storia,
nella
storia,
vivida
e pallida
riaffiora,
talora.
Come
vetro usurato
mi
miro senza favella
ammutolita
per tanta
guerra,
fuori
e dentro il mio cuore,
cercando
disperatamente
nella
poesia… Amore.
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