di Lorena Turri
La colpa è dello
sguardo
D’inerzia
trasudando,
una gonna ingiallita ondeggia lenta
e d’afa veste ancora un altro giorno.
una gonna ingiallita ondeggia lenta
e d’afa veste ancora un altro giorno.
Dentro allo
sguardo, resta l’occhio muto,
colpevole di lame dentro al petto
e fermo in mille schegge di dolore.
colpevole di lame dentro al petto
e fermo in mille schegge di dolore.
Ma d’esserne
ferito non dà segno
il merlo che zampetta circospetto
con il suo lombrichetto in mezzo al becco
sull’erba del giardino rinsecchita.
il merlo che zampetta circospetto
con il suo lombrichetto in mezzo al becco
sull’erba del giardino rinsecchita.
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