di Anna Barratta
Tra le mura di Gerico
Mura maledette,
eterna Gerico
costruita intorno
al dolore.
Corpi ammassati
tra escrementi,
sangue e sudore.
Ma l'anima
può volare
sulle nere ali
della follia,
abbattere
quelle mura
come Dio
abbatté tra
trombe e urla
quelle di Gerico.
La voce di Alda
si udì forte
e scoprì
il sudario
di quell'orrendo
inferno.
Può dunque
la follia essere
madre-matrigna
della Poesia.
una bella poesia dedicata alla nostra grande Alda Merini, la sua condizione di vita per circa vent'anni rinchiusa in luoghi di cura e in realtà tortura, fra persone non persone, ma dannati di un inferno al quale l'uomo e non Dio, li ha condannati impietosamente, e nonostante tutto la voce di Alda resta, resiste, sopravvive a questi lagher dell'oblio per scolpire indelebili testimonianze ... leggete iIl diario della pazza accanto... e fiorire poesie di una bellezza inaudita, che resteranno sempre nel cuore di chi ama la poesia... grazie Anna Barratta per questo tuo tributo ad una grande della Poesia... Matteo
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